Alzheimer – restituzione somme corrisposte alla RSA – prestazioni sociosanitarie – Servizio Sanitario Nazionale
Di particolare interesse e rilevanza la sentenza del Tribunale di Torino n.1848 del 28.04.2022avente ad oggetto la domanda di restituzione delle somme indebitamente pagatealla RSA per la degenza della Signora V., malata di Alzheimer, fino al decesso poiché riguardanti prestazionisociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria, ritenute totalmente a carico delServizio Sanitario Nazionale. Costituitasi in giudizio la RSA, contestando ladomanda, chiamava in causa l’ASL.I dettagli li riferisce la Collega Avv. Chiara Focardi (Via Aretina 167/B), che ha patrocinato la causa: "il Giudice, espletata la CTU, dopo aver richiamato principiimportanti sul punto affermati dalla giurisprudenza di legittimità, haaffermato che l’individuazione di un trattamento
Intossicato dalla protesi all’anca: cromo e cobalto rilasciato nel sangue risarcimento del danno
Lo Studio dell'Avv. Boschi ha patrocinato una causa di risarcimento del danno nell'interesse di un cliente, un signore settantenne della provincia di Firenze, che nel 2005 si sottopose ad intervento di protesi bilaterale.Importante la sentenza del Tribunale di Firenze che ha definito il giudizio e con la quale viene condannata l'Azienda Usl a risarcire il danno patrimoniale e non patrimoniale all'assistito che, convocato dall'Azienda sanitaria nel 2019 per un controllo sui valori ematici, risultava avere presenza abnorme di cromo e cobalto nel sangue, dovuta al rilascio delle sostanze contenute nelle protesi impiantate.Si è dunque attribuita responsabilità diretta nella causazione del