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Corte d'Appello Roma, 07/01/2021, n. 42 Amministrazione del Condominio - Parti Comuni dell'edificio - Condominio di edifici   Le spese di manutenzione del terrazzo a livello trasformato in veranda devono ripartirsi secondo il criterio di cui all'art. 1125. Questo è quanto ha stabilito la Corte di Appello di Roma con la sentenza nr 42 del 7.1.2021, sottolineando come la trasformazione di tutto o parte di un lastrico solare in veranda, muta la destinazione del bene, con la conseguenza che nei rapporti tra i proprietari l'uno all'altro sottostanti, il terrazzo deve essere assimilato ai solai, con applicazione del criterio di riparto delle

Cass. civ., Sez. III, Ordinanza, 01/08/2022, n. 23823 Amministrazione del Condominio - Parti Comuni dell'edificio - Condominio di edifici   L'amministratore del condominio ha il compito di provvedere non solo alla gestione delle cose comuni, ma anche alla custodia di esse, col conseguente obbligo di vigilare affinché non rechino danni a terzi od agli stessi condomini. Dunque quando oggetto della lite sia l'abuso della cosa comune da parte di uno dei condomini, deve riconoscersi all'amministratore il potere di agire in giudizio, al fine di costringere il condomino inadempiente alla osservanza dei limiti fissati dall'articolo 1102 del c.c. In tale ipotesi, l'interesse, di cui l'amministratore

Responsabilità professionale - errore medico Una volta emerso e provato, sul piano presuntivo, il nesso causale tra l'intervento sanitario e l'evento dannoso, non spetta al paziente, che ha debitamente allegato l'errore del medico (asseritamente consistente, nella fattispecie, nell'indebita effettuazione di tre consecutivi prelievi di liquido amniotico, in contrasto con le indicazioni provenienti dalla letteratura medica) dimostrare tale circostanza, concretante l'inesatto adempimento della obbligazione professionale, ma spetta al professionista e alla struttura sanitaria dimostrare l'esatto adempimento, provando, in ossequio al parametro della diligenza qualificata di cui all'art. 1176, secondo comma, c.c., di avere eseguito la prestazione in modo corretto, attenendosi, anche in relazione al numero dei prelievi

Tribunale Roma Sez. IX, 23/09/2019 In assenza di DAT ("disposizioni anticipate di trattamento", espresse ai sensi della Legge 22 dicembre 2017, n. 219), l'amministratore di sostegno, ricostruita la volontà della persona amministrata, anche in via presuntiva e sulla base delle dichiarazioni già rese in passato da tale soggetto, risulta pienamente abilitato a rifiutare le cure proposte, senza bisogno dell'intervento del giudice tutelare. La volontà della persona divenuta incapace di esprimersi viene quindi ricostruita, in quanto espressa in precedenza, anche in assenza delle forme del testamento biologico. Avvocato Nicola Boschi - Viale dei Mille, 73 - 50131 Firenze - tel./fax 055581958 cell. 3386578044 p.e.c. nicola.boschi@firenze.pecavvocati.ithttps://avvocatoboschifirenze.it/

Cass. civ. Sez. II, 26/08/2019, n. 21712   MEDIAZIONE Il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell'affare sia in rapporto causale con l'attività intermediatrice, pur non richiedendosi che, tra l'attività del mediatore e la conclusione dell'affare, sussista un nesso eziologico diretto ed esclusivo, ed essendo, viceversa, sufficiente che, anche in presenza di un processo di formazione della volontà delle parti complesso ed articolato nel tempo, la "messa in relazione" delle stesse costituisca l'antecedente indispensabile per pervenire, attraverso fasi e vicende successive, alla conclusione del contratto.   Avvocato Nicola Boschi Viale dei Mille, 73 - 50131 Firenze

Corte d'Appello Milano Sez. II Sent., 03/09/2019   DANNO NON PATRIMONIALE  SANITA' E SANITARI Responsabilità professionale Il paziente che propone domanda risarcitoria in relazione al danno da lesione della salute verificatosi per le non imprevedibili conseguenze di un atto terapeutico, necessario e correttamente eseguito secundum legem artis, ma tuttavia compiuto senza la preventiva informazione del paziente circa i suoi possibili effetti pregiudizievoli e dunque senza un consenso consapevolmente prestato, deve necessariamente allegare che egli avrebbe rifiutato quel determinato intervento se fosse stato adeguatamente informato. In tal caso, peraltro, il paziente è tenuto ad allegare, altresì, che tra il permanere della situazione patologica e le conseguenze dell'intervento

Tribunale Firenze Sez. I, 21/06/2018 Me.Ot. e altri DANNI IN MATERIA CIVILE E PENALE Congiunto (morte o lesione del) SANITA' E SANITARI Sanità, in genere Sussiste la responsabilità della struttura sanitaria nel caso di omesso omesso immediato trasferimento del paziente presso un ospedale specializzato ed attrezzato per il trattamento delle patologie del paziente. Tale condotta omissiva configura, infatti, un inadempimento all'obbligo di intervento gravante sull'ente ospedaliero, che impone l'adozione di tutte le misure di emergenza necessarie alla cura del paziente. Nicola Boschi  Avvocato https://avvocatoboschifirenze.it/

Importante iniziativa (e primo esperimento in Italia)  alla quale lo studio Boschi ha avuto l’onore di contribuire, resa possibile  grazie all’impegno degli Avvocati fiorentini, ed alla particolare dedizione al progetto della Collega Susanna Della Felice, membro del Consiglio dell’Ordine; già Vice Presidente del Consiglio comunale; candidata al Consiglio comunale per le prossime elezioni amministrative lista Dario Nardella Sindaco - Partito Democratico Ufficio di prossimità, firmato regolamento attuativo Avvocato Nicola Boschi Viale dei Mille, 73 - 50131 Firenze tel./fax 055581958 cell. 3386578044 p.e.c. nicola.boschi@firenze.pecavvocati.it     https://avvocatoboschifirenze.it/

Tribunale Roma Sez. V, 13/03/2018 Condominio (Omissis) c. N.A. COMUNIONE E CONDOMINIO Regolamento di condominio Ove il regolamento di condominio vieti di adibire i singoli appartamenti ad esercizio di affittacamere, va accolta la domanda di cessazione di tale attività – o di quella di bed&breakfast, ricompresa e assimilata, quanto ai divieti condominiali, all'attività di affittacamere – svolta dal condominio nei confronti del proprietario, indipendentemente dal fatto che l'attività denunziata sia di fatto esercitata da un terzo. Il condomino, siccome principale destinatario delle norme regolamentari, si pone nei confronti della collettività condominiale non solo come responsabile delle dirette violazioni di quelle norme da parte sua, ma anche come responsabile

Cass. civ. Sez. III Ord., 30/11/2018, n. 30998 SANITA' E SANITARIResponsabilità  professionale In tema di  responsabilità medica, una omissione è causa di un danno quando, se fosse stata tenuta la condotta alternativa dovuta, quest'ultimo non si sarebbe verificato "con più probabilità che no" (c.d. regola della preponderanza dell'evidenza); questa regola è soddisfatta quando, tra tutte le teoricamente possibili cause del danno, la condotta omissiva colposa fu quella più probabile non in assoluto, ma in relazione alle suddette altre possibili cause. (Nel caso di specie, la Corte d'appello, chiamata a compiere tale valutazione, negava che una più tempestiva cura avrebbe potuto avere "serie ed apprezzabili" possibilità